India... love at first sight

Per meglio descrivere ciò che ha suscitato in me il viaggio in India, mi piace rubare la frase di un famoso film“… l’opera lirica la ami o la odi e se la ami, l’amerai per sempre”. Tra me è l’India è stato amore a prima vista. Fin da bambina immaginavo l’India come un luogo ricco di magia, di colori, di misteri… un luogo che prima o poi avrei visitato e finalmente quel poi è arrivato. Non è stato un semplice viaggio, è stato IL viaggio, qualcosa che non si può spiegare ma che va vissuto. Il primo impatto con la città di Delhi è stato molto forte, tanto caos, caldo umido, l’aria pesante, poi guardando le persone, tutto è sparito. Vedevo solo colori e sorrisi, sentivo odori di spezie e profumi intensi, un mix che ha catturato i miei sensi. La visita all’interno della città è stata pazzesca, ad ogni angolo una piccola bottega, motorini che sfrecciavano portando frutta, verdura e altre mercanzie, negozi di tessuti colorati, tante spezie, persone che cucinavano, altre che facevano piccoli lavoretti. Ciò che mi ha colpito di più è stata la dignità e la gentilezza delle persone che pur non avendo nulla ti offrivano il loro sorriso, una cosa che non ha un prezzo ma un valore immenso. Da Delhi passando per Jaipur, detta anche “città Rosa”, poi Agra, passando per Abhaneri. Da Agra, verso Orcha con una tratta in treno fino a Gwalior e di nuovo ad Agra. Qui, finalmente, la visita ad una delle sette meraviglie del mondo, il Taj Mahal, il mausoleo voluto dall’imperatore Shah Jahan per commemorare la moglie e divenuto il simbolo dell’India intera, un monumento bello da togliere il fiato, l’espressione dell’amore di un uomo per la propria compagna di vita. Vedere il Taj Mahal e stato il coronamento di un sogno e la degna chiusura di un viaggio unico e indimenticabile. Un viaggio che in un modo o nell’altro provoca emozioni forti, che sia odio o amore poco importa. Che dire… non vedo l’ora di tornare in India per visitare nuove città, per assaporare ancora la cucina speziata che tanto amo, per il sorriso della gente, ma soprattutto per vivere ancora quelle emozioni che hanno “nutrito” la mia anima. Se vorrai unirti a me, sarò felice di condividere questa esperienza.